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Incidenza e significato prognostico della trombocitopenia sviluppata durante la sindrome coronarica acuta nella pratica clinica


Studi precedenti sulla trombocitopenia in pazienti con sindromi coronariche acute hanno valutato pazienti altamente selezionati in ambiente clinico e utilizzando diverse definizioni di trombocitopenia.

Ricercatori della Duke University a Durham negli Stati Uniti, hanno esaminato 36.182 pazienti con sindromi coronariche acute senza innalzamento del segmento ST arruolati in 379 ospedali che facevano parte dell’iniziativa CRUSADE ( Can Rapid Risk Stratification of Unstable Angina Patients Suppress Adverse Outcomes With Early Implementation of the American College of Cardiology/American Heart Association Guidelines ) nel periodo compreso tra il 2004 e il 2006.

I pazienti con conta piastrinica basale inferiore a 150x10(9)/L sono stati esclusi.

In generale, 4.697 pazienti ( 13% ) hanno sviluppato nuova trombocitopenia, definita come conta piastrinica al nadir inferiore a 150x10(9)/L durante il ricovero ospedaliero per sindrome coronarica acuta.

I rischi di mortalità in ospedale e di sanguinamento sono risultati correlati direttamente con la gravità della trombocitopenia; anche trombocitopenia lieve ( nadir da 100 a 149x10(9)/L ) è risultata associata a un aumento del rischio di mortalità ( odds ratio [ OR ] aggiustato 2.01 ) e di sanguinamento ( OR aggiustato 3.76 ).

Ad ogni 10% di calo della conta piastrinica corrispondeva un aumento del rischio di mortalità e di sanguinamento ( OR aggiustati 1.39 e 1.89 rispettivamente ).

Una diminuzione maggiore o uguale al 50% nella conta piastrinica è risultata associata a un più alto rischio di esiti avversi indipendentemente dalla conta al nadir.

Una nuova definizione combinata di trombocitopenia acquisita con nadir minore di 150x10(9)/L o calo della conta piastrinica maggiore o uguale a 50% ha identificato una popolazione di pazienti con sindromi coronariche acute a maggior rischio di mortalità e di sanguinamento maggiore ( OR aggiustati 2.58 e 4.32, rispettivamente ).

In conclusione, la trombocitopenia, una complicanza comune delle sindromi coronariche acute, è associata a un incremento dei rischi di mortalità e sanguinamento.
Anche la trombocitopenia lieve o un calo della conta piastrinica maggiore o uguale a 50% nei valori del normale nadir risultano clinicamente significativi.
L’applicazione di una definizione combinata di trombocitopenia che utilizza sia soglie assolute sia relative, permette di aumentare la sensibilità per i pazienti ad alto rischio di eventi avversi. ( Xagena2009 )

Wang TY et al, Circulation 2009; 119: 2454-2462


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