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Sindromi coronariche acute: efficacia e sicurezza della reversione della anticoagulazione utilizzando il sistema REG1


L'obiettivo dello studio RADAR è stato quello di determinare il grado di reversione della anticoagulazione necessaria per ridurre il sanguinamento, e valutare la possibilità di utilizzare Pegnivacogin per prevenire eventi ischemici nei pazienti con sindrome coronarica acuta ( ACS ), gestiti con un approccio invasivo precoce.

REG1 è costituito da Pegnivacogin, un aptamero di RNA che inibisce selettivamente il fattore IXa e il suo complemento di controllo, Anivamersen.

I pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento ST ( n= 640 ) con in programma il cateterismo cardiaco precoce tramite accesso femorale sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 2:1:1:2:2 a Pegnivacogin con 25, 50, 75, o 100% di reversione con Anivamersen o con Eparina.

L'endpoint primario era il sanguinamento totale alla scala ACUITY a 30 giorni.
Gli endpoint secondari includevano sanguinamento maggiore e il composito di morte, infarto miocardico, rivascolarizzazione urgente del vaso bersaglio, o ischemia ricorrente.

L'arruolamento al braccio reversione del 25% è stato sospeso dopo 41 pazienti. L’arruolamento è stato interrotto dopo che 3 pazienti hanno manifestato reazioni simil-allergiche.

Il sanguinamento si è verificato nel 65, 34, 35, 30, e nel 31% dei pazienti REG1 con 25, 50, 75 e 100% di reversione oppure Eparina.
Il sanguinamento maggiore si è presentato in 20, 11, 8, 7, e 10% dei pazienti.
Le manifestazioni ischemiche si sono verificate in 3% e nel 5.7% dei pazienti trattati, rispettivamente con REG1 o con Eparina.

In conclusione, almeno il 50% di reversione è necessaria per consentire la rimozione della guaina di sicurezza dopo cateterizzazione cardiaca.
REG1 appare una strategia sicura per anticoagulare i pazienti con sindrome coronarica acuta gestiti in modo invasivo. ( Xagena2013 )

Povsic TJ et al, Eur Heart Journal 2013; 34:2481-2489

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